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L'insegnante BiancaMaria Tapinassi-Μυλωνά

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Πέμπτη 30 Ιουνίου 2011

Παρασκευή 24 Ιουνίου 2011

Michelangelo " David" , foglio di lavoro con esercizi Μιχαήλ Άγγελος, ¨Δαυίδ¨, φύλλο εργασίας με ασκήσεις

                                             Foglio di lavoro

Esercizio A
Completa con l’ aiuto delle parole fra parentesi :

 1. (marmo ,conservata,capolavoro,scultura ,Rinascimento )

Il Davide è una celeberrima ................ , fatta in ................ (altezza 410 cm, 517 con la base) da Michelangelo, databile tra il 1501 e l'inizio del 1504 e oggi ................... nella Galleria dell'Accademia a Firenze. Largamente considerato un ................... della scultura mondiale, è uno degli emblemi del ................, nonché simbolo di Firenze e dell'Italia in generale all'estero.

2. (affrontare,simbolo,nemici, originariamente, ritrae)

Il Davide  .................. l'eroe biblico nel momento in cui si appresta ad .................. Golia e fu ......................... collocato in piazza della Signoria a Firenze come ................. della Repubblica fiorentina stessa, vigile e vittoriosa contro i ..................... .

Esercizio B
Leggi il testo e confrontalo con le frasi sotto. Indica le tre frasi presenti nel testo segnando una crocetta accanto . Devi indicare solo tre frasi:

                               Le difficili premesse
Si trattava di un'impresa colossale, che non aveva precedenti nell'arte rinascimentale, e che era già stata tentata due volte. L'enorme blocco di marmo bianco destinato all'opera era infatti già stato abbozzato prima da Agostino di Duccio nel 1463-1464 e poi da Bernardo Rossellino nel 1476, ma poi abbandonato da entrambi per le caratteristiche non ottimali del pezzo: Si temeva che una volta scolpito non fosse in grado di reggere il peso della figura sulle sole gambe.
La storia dell’opera
Nonostante le difficili premesse Michelangelo, allora poco più che venticinquenne, non si scoraggiò, conscio dell'enorme prestigio che gli avrebbe garantito un successo, e accettò la sfida. Vi lavorò per un totale di tre anni, creando un'opera leggendaria che conteneva nella sua vicenda tutte le premesse per il mito: l'enorme difficoltà tecnica, l'innegabile bellezza del risultato, capace di togliere il fiato ancora ai giorni nostri, e le numerose vicende che ne hanno segnato la storia .
 L'esecuzione dovette essere circondata da un'aura di mistero e trepidante attesa nei fiorentini, consci dei successi romani dell'artefice e curiosi di sapere l'esito di una prova così difficoltosa. Lo stretto riserbo venne sciolto solo la vigilia della festa di San Giovanni, patrono cittadino, il 23 giugno 1503, quando venne invitata la popolazione ad ammirare il capolavoro ormai in via di completamento .

1. Michelangelo fu il primo a tentare questa opera.
2. Il blocco di marmo che doveva elaborare Michelangelo non era di ottima qualità.
3. C’erano dubbi sulla stabilità della statua .
4. Michelangelo allora era un giovane e ambizioso scultore.
5. Questa opera di Michelangelo non è piü tanto ammirata.
6. I cittadini potevano visitare il luogo del lavoro di Michelangelo e osservare la statua che piano piano si completava.

Esercizio C
Rispondi alle seguenti domande osservando la statua.

1. Puoi descrivere la posizione del corpo, delle mani e delle gambe?

2. Come definiresti l’ espressione di Davide?

3. Che sentimenti ti crea questa opera?

4. Puoi confrontare il Davide di Michelangelo con il Davide di Caravaggio?

Esercizio D.Trova la corrispondezza fra le definizioni e le immagini.

1. La torsione del collo attraversato da una vena

2. Il Davide dell'Accademia è ben diverso da altre interpretazioni che lo avevano preceduto come quello di Donatello dalle forme effemminate, riprese dalla statuaria ellenistica, interpretabili in senso religioso come l'eroe la cui forza viene da Dio.

3. Lo sguardo è fiero e concentrato ,rivolto al nemico, le sopracciglia aggrottate, le narici dilatate e la leggera smorfia sulle labbra che forse tradiscono un sentimento di disprezzo verso Golia.

 4. Nella mano destra, Davide, stringe  il sasso con il quale sconfiggerà il nemico da lì a poco.

5. Nella realizzazione degli occhi del Davide, Michelangelo inventò una nuova tecnica: perforò le pupille affinché potessero catturare la luce e creare un gioco di ombre che rende gli occhi molto più penetranti.


a.
b.
c.
d.
e.

Esercizio E.
 Trova la corrispondezza fra descrizioni e le tematiche dell’ opera.

1. La persona che si rappresenta
2. Il modello di bellezza che presenta la statua
3. Le difficoltà iniziali
4.Anatomia e posizione del corpo
5. Le gambe 6. Inesattezze della statua
7. Simbolismo
8. Disegno
9. Particolarità tecniche e visibilità
10. Leggende e aneddotti sull’ opera

a. Con il Davide si rinnova il canone della bellezza maschile rinascimentale.

 b. L' eroe biblico è rappresentato nel momento in cui si appresta ad affrontare Golia, il gigante filisteo.

c. Contratta quella di destra su cui si appoggia il peso, distesa quella di sinistra, che si allunga per il movimento, e la perfetta muscolatura del torso.

d. Michelangelo ha affrontato un problema di fragilità, dovuta alla scarsa qualità del marmo, e di forma del blocco, considerato troppo alto e stretto, insufficiente per un pieno sviluppo anatomico di una figura di tali dimensioni

e. C’ è un muscolo sul polso destro inesistente in realtà, che Michelangelo si inventa per dare maggiore forza espressiva al suo movimento, e una riduzione innaturale della spalla dovuta alla mancanza di materiale su cui lavorare.

f. Si presenta un corpo atletico al culmine della forza giovanile espresso da forme nate da uno studio attento dei particolari , come la torsione del collo attraversato da una vena e dalla struttura dei tendini.

g. Nel Davide di Michelangelo sono evidenziate anche le potenzialità espressive del disegno, che è la base dello studio e della conoscenza della forma maschile, praticato dal vero spesso studiando dei cadaveri trafugati.

h. Si racconta che quando l'opera era quasi ultimata, il gonfaloniere della Repubblica Fiorentina Piero Soderini si recò da Michelangelo ad ammirare la statua. Dopo averla a lungo osservata con interesse, si rivolse al maestro dicendo che a parer suo, il naso del David era troppo grande. Michelangelo afferrò allora un pugno di polvere di marmo e uno scalpello con cui fingere di correggere il presunto errore. Un po' alla volta fece cadere la polvere dalla mano, chiedendo poi il parere del gonfaloniere, il quale soddisfatto, dichiarò finalmente la perfezione dell'opera!

 i. Michelangelo ingrandisce alcune parti, la testa e le mani, che paiono sproporzionate, anche se dal disegno perfetto; questo perché il progetto iniziale dell'opera prevedeva una visione dal basso ad una grande distanza che richiedeva accorgimenti ottici per una migliore resa espressiva del corpo. Questo effetto parzialmente visibile anche durante la sua esposizione in Piazza della Signoria si è ulteriormente attenuato in seguito al suo trasferimento nel museo dove è stato collocato in un piedistallo più basso di 63 centimetri.

l. All'atto del collocamento della statua in Piazza della Signoria, davanti alla porta d'entrata di Palazzo Vecchio, il Davide venne rivolto a sud, in segno di sfida alle popolazioni nemiche pronte ad attaccare Firenze .

fonte : Wikipedia e j-art

L’ insegnante BiancaMaria Tapinassi - Mυλωνά

Κυριακή 19 Ιουνίου 2011

L' uomo e l 'ambiente, comprensione del testo , foglio di lavoro con esercizi κατανόηση κειμένου, φύλλο εργασίας με ασκήσεις

L’ UOMO E L’ AMBIENTE

 Un problema di cui l’umanità si è resa conto, purtroppo, solo da poco tempo è il degrado dell’ambiente, che mette a rischio la stessa sopravvivenza dell’ uomo su questo pianeta che, a poco a poco, stiamo rendendo invivibile.
 E’ molto complesso agire per salvare l’ambiente, perché l’ambiente è qualcosa che funziona insieme, un organismo, nel quale un singolo intervento locale ha conseguenze sull’intero sistema. Se si rompe l’ equilibrio l’intero sistema rischia di essere distrutto. In questi ultimi due secoli , l’intervento dell’uomo si è fatto massiccio e spropositato. Ci rendiamo conto che il nostro pianeta è ormai costituito più di cemento che di “verde”.
Vale la pena, adesso, di capire almeno quali sono gli ambiti in cui si fa più evidente l’intervento dell’uomo. Anzitutto l’uomo interviene negativamente sull’ambiente terrestre, per esempio, disboscando le foreste. La percentuale del territorio ricoperto dalle foreste diminuisce anno dopo anno, e sappiamo come gli alberi siano fondamentali per la produzione di ossigeno e per gli equilibri alimentari. I deserti avanzano, fino a minacciare zone da tempo dedicate alle coltivazioni e ad altre attività produttive. I terreni si impoveriscono di elementi nutritivi essenziali per la vita. Rifiuti spesso di grande tossicità, come quelli nucleari, compongono il quadro di una “terra” attaccata da più parti.
In secondo luogo l’acqua è un bene prezioso di cui solo un quinto della popolazione mondiale può usufruire e noi, che siamo forse proprio in quel quinto, non ci rendiamo conto del dramma della carenza di acqua. Persino il mare, che era sempre stato in grado di apparire in tutta la sua purezza anche quando doveva smaltire l’inquinamento delle foci di fiumi, nasconde oggi sostanze chimiche e scorie nucleari in quantità rilevante.
Anche l’atmosfera risente negativamente dell’intervento umano. L’inquinamento invade le nostre città, provocando malattie, tra le quali la più grave è certamente il tumore ai polmoni, provocato dall’eccessivo smog che il nostro organismo deve sopportare. Non sono solo le fabbriche a provocare l’inquinamento, ma anche i privati, con i gas di scarico delle automobili, con il riscaldamento e i condizionatori.
Insomma, ci siamo illusi che la natura fosse un bene inesauribile, mentre adesso ci accorgiamo che non è affatto così. Oggi ci accorgiamo che non è neanche gratuito, e per proteggerlo bisogna spendere sempre di più, anche se questo ha significato la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore. Bisogna quindi abbandonare l’atteggiamento di chi ripone fiducia assoluta nel progresso industriale e urbano e orientare la capacità creativa dell'uomo verso la ricerca di tecniche per la conservazione dell'ambiente. Forse solo così riusciremo a risolvere il grave problema del degrado ambientale.

SINONIMI
• “ si è resa conto” , rendermi conto di ... : capire, accorgersi
• conseguenza : risultato, effetto

 COMPRENSIONE SCRITTA

A. Leggete il testo e rispondete alle seguenti domande. Ogni risposta non deve contenere più di 30 parole.
1. Perchè è complesso salvare l’ ambiente ?
2. Qual è il problema con le foreste?
3. Quali sono le cause dell’inquinamento nelle città ?
4. In quale direzione dobbiamo orientare le capacità dell’ uomo per salvaguardare l’ ambiente?

B.Tenendo in considerazione il contenuto del testo, segnate la lettera (a, b o c) corrispondente all’ affermazione corretta tra quelle proposte.

1. Negli ultimi due secoli l’ uomo
        a.ha fatto tanti sforzi per fermare il disastro ecologico.
        b.ha provocato grossi problemi ambientali.
        c.ha diminuito i suoi interventi sulla natura.

2. Anno dopo anno le foreste
         a.diminuiscono.
         b. aumentano.
         c.producono più ossigeno.

3. Un quinto della popolazione
         a.non ha acqua.
         b.non ha problemi con l’ acqua.
         c.ha acqua ma non potabile.

4. Il mare
        a.mantiene la sua purezza.
        b. non è molto sporco.
        c. affronta seri problemi di inquinamento.

5. L’ eccessivo smog
          a.crea tante malattie.
          b.crea tanto traffico .
          c. impedisce le comunicazioni.

6. “ Riporre fiducia assoluta nel progresso industriale ” significa
            a.credere che lo sviluppo industriale continuo è indispensabile e
               non crea problemi.
           b. che le industrie inquinano l’ ambiente .
           c. che le industrie devono chiudere .

l' insegnante BiancaMaria Tapinassi-Mυλωνά

Σάββατο 11 Ιουνίου 2011

Simone Martini, il video



Segue una breve biografia del pittore e un foglio di lavoro con esercizi sulla sua opera " Guidoriccio da Fogliano" .

 l' insegnante BiancaMaria Tapinassi-Mυλωνά

Τρίτη 7 Ιουνίου 2011

Simone Martini, breve biografia e le sue opere

Simone Martini (Siena 1284 – Avignone 1344) è stato uno dei più importanti artisti della scuola pittorica senese.
Il suo stile è influenzato da Duccio e da Giovanni Pisano, ed è considerato un maestro del gotico, con la sua raffinatezza nei contorni e per la preziosità del colore.
Tra le sue opere più importanti ricordiamo la “Maestà” del 1313-1315
esposta nella sala del Consiglio del Palazzo Pubblico di Siena, il ciclo di affreschi con le “Storie di San Martino”
che si trovano nella Basilica Inferiore di San Francesco ad Assisi, e “San Ludovico di Tolosa”
conservato a Capodimonte a Napoli. Di notevole importanza è l’affresco “Guidoriccio da Fogliano all’assedio di Montemassi” (segue un foglio di lavoro con esercizi su questa opera) del 1328 circa, che si trova nella Sala del Consiglio (detta Sala del Mappamondo) del Palazzo Pubblico di Siena, sicuramente una delle opere più grandi della pittura italiana del Trecento.
Un po’ più tardo è forse il capolavoro di Martini, l’“Annunciazione”
realizzata per la Chiesa di Sant’Ansano, a Siena, e oggi esposta nella Galleria degli Uffizi a Firenze. In essa si concentra tutta l’eleganza dell’arte di Simone Martini, che rappresenta il momento in cui la Madonna rimane perplessa e un po’ turbata dall’annuncio della futura maternità appena ricevuto dall’arcangelo Gabriele. La particolarità della rappresentazione sta nella raffigurazione della Madonna nelle vesti di una gran dama, in un’atmosfera da corte principesca, che dà all’immagine nel suo complesso una carattere quasi pagano.

Fonte:Wikipedia

L’ insegnante BiancaMaria Tapinassi-Μυλωνά