Κυριακή 27 Μαρτίου 2011
Renato Carosone - "Tu Vu Fa L' Americano" (dialetto napoletano), il video
1. Quali strumenti vedete nel video?
a. armonica b. pianoforte c.ocarina d.violino e.sassofono f.batteria g.mandolino i.contrabasso k.chitarra
2.Quale strumento suona il cantante Renato Carosone ?
3. Il musicista con gli occhiali quale strumento suona?
(segue un foglio di lavoro sulla canzone)
l'insegnante BiancaMaria Tapinassi-Μυλωνά
Renato Carosone, " Tu vuo fa l' americano",testo e foglio di lavoro
“ Tu vuo fa l’ americano “ Renato Carosone
Puorte 'e cazune cu nu stemma arreto...
na cuppulella cu 'a visiera aizata...
passa scampanianno pe' Tuleto
comm'a nuguappo, pe' se fa' guarda'...
Tu vuo' fa' l'americano
mericano, mericano...
sient'a mme chi t' 'o ffa fa'?
tu vuoi vivere alla moda,
ma se bevi "whisky and soda"
po' te siente 'e disturba'...
Tu abball' o' rocchenroll
tu giochi a baisiboll...
ma e solde p' e' Ccamel
chi te li da?
la borsetta di mamma
Tu vuo' fa' l'americano
mericano, mericano...
ma si' nato in Italy!
sient' a mme: nun ce sta niente 'a fa'
ok, napulitan!
tu vuo' fa' l'american
tu vuo' fa' l'american!
Come te po' capi' chi te vo' bbene
si tu lle parle miezo americano?
quanno se fa ll'ammore sott' 'a luna
comme te vene 'ncapa 'e di' "I love you"?
Tu vuo' fa' l'americano
mericano, mericano...
sient'a mme chi t' 'o ffa fa'?
tu vuoi vivere alla moda,
ma se bevi "whisky and soda"
po' te siente 'e disturba'...
Tu abball' o' rocchenroll
tu giochi a baisiboll...
ma e solde p' e' Ccamel
chi te li da
la borsetta di mamma
Tu vuo' fa' l'americano
mericano, mericano...
ma si' nato in Italy!
sient' a mme: nun ce sta niente 'a fa'
ok, napulitan!
tu vuo' fa' l'americano
tu vuo' fa' l'americano
tu vuo' fa' l'americano
| Porti i calzoni con uno stemma dietro
una coppola con la visiera alzata
passi scampanando per Toledo
come un guappo per farti guardare
tu vuoi fare l’ americano
stammi a sentire , chi te lo fa fare?
Tu vuoi vivere alla moda
ma se bevi “ whisky and soda” poi ti senti male tu balli il rock and roll tu giochi a baseball ma i soldi per le “Camel” chi te li da ? la borsetta di mamma ma sei nato in Italia! Stammi a sentire, non c’ e’ niente da fare
ok napoletano!
Come ti puo’ capire chi ti vuole bene
se tu le parli mezzo americano?
Quando si fa l’ amore sotto la luna
Come ti viene in mente di dire
“ i love you”? |
Foglio di lavoro sulla canzone
l’ americano “ ? (6 risposte giuste)
Κυριακή 20 Μαρτίου 2011
Trasporto di un animale domestico . Regolamento

Leggete il regolamento e completate le frasi con la parola giusta. Sceglietela fra le quattro proposte (a, b, c, d) nella tabella . Dovete indicare solo una parola.
Trasporto di un animale domestico . Regolamento
1. E’ ammesso , il trasporto gratuito di cani di piccola taglia, gatti ed altri piccoli animali domestici da compagnia, nella prima e nella seconda classe di tutte le categorie di treni, custoditi nell’apposito contenitore di (1) ................... non superiori a 70x30x50 .
2. E’ consentito un solo (2) ................................. per ciascun viaggiatore.
Treni Intercity, Intercity Plus, Intercity notte ed Espressi
3. E’ ammesso il trasporto del cane di qualsiasi taglia, provvisto di museruola e guinzaglio, negli ultimi sei posti dell’ultima carrozza di seconda classe, dietro pagamento di un (3) .......................... di seconda classe al prezzo ridotto del 50% .
4. Il biglietto per animali è (4) ........................... solo se utilizzato per il treno ed il giorno prenotato.
Treni Regionali
5. Sui treni Regionali il trasporto di un (5)........................ di qualsiasi taglia è ammesso, provvisto di museruola e guinzaglio, con la sola esclusione dell’orario dalle 7 alle 9 del mattino dei giorni feriali dal lunedì al venerdì.
6. E’ ammesso il trasporto gratuito del cane guida delle persone non (6) ...................., su tutte le categorie di treni.
7. In nessun caso gli animali ammessi nelle carrozze possono occupare posti destinati ai viaggiatori e qualora rechino disturbo agli altri viaggiatori, l’accompagnatore dell’animale, su indicazione del personale del treno, è tenuto ad (7)....................... altro posto eventualmente disponibile o a scendere dal treno.
8.Per il trasporto dei cani, è necessario il certificato di (8) .............. all’anagrafe canina.
3. a pasto b accompagnatore c biglietto d controllore
4. a valido b di carta c bianco d giusto
5. a elefante b cane c bambino d ministro
6. a vedenti b autorevoli c povere d extracomunitari
7. a comprare b rovinare c occupare d vedere
8. a morte b diploma c matrimonio d iscrizione
SOLUZIONI: 1d, 2b, 3c , 4a, 5b , 6a, 7c, 8d
L’insegante BiancaMaria Tapinassi-Μυλωνά
Κυριακή 13 Μαρτίου 2011
Πανελλήνιες , προτεινόμενο θέμα

KEIMENO
L’ UOMO E L’ AMBIENTE
Un problema di cui l’umanità si è resa conto, purtroppo, solo da poco tempo è il degrado dell’ambiente, che mette a rischio la stessa sopravvivenza dell’ uomo su questo pianeta che, a poco a poco, stiamo rendendo invivibile.
E’ molto complesso agire per salvare l’ambiente, perché l’ambiente è qualcosa che funziona insieme, un organismo, nel quale un singolo intervento locale ha conseguenze sull’intero sistema. Se si rompe l’ equilibrio l’intero sistema rischia di essere distrutto.
In questi ultimi due secoli , l’intervento dell’uomo si è fatto massiccio e spropositato. Ci rendiamo conto che il nostro pianeta è ormai costituito più di cemento che di “verde”.
Vale la pena, adesso, di capire almeno quali sono gli ambiti in cui si fa più evidente l’intervento dell’uomo.
Anzitutto l’uomo interviene negativamente sull’ambiente terrestre, per esempio, disboscando le foreste. La percentuale del territorio ricoperto dalle foreste diminuisce anno dopo anno, e sappiamo come gli alberi siano fondamentali per la produzione di ossigeno e per gli equilibri alimentari. I deserti avanzano, fino a minacciare zone da tempo dedicate alle coltivazioni e ad altre attività produttive. I terreni si impoveriscono di elementi nutritivi essenziali per la vita. Rifiuti spesso di grande tossicità, come quelli nucleari, compongono il quadro di una “terra” attaccata da più parti.
In secondo luogo l’acqua è un bene prezioso di cui solo un quinto della popolazione mondiale può usufruire e noi, che siamo forse proprio in quel quinto, non ci rendiamo conto del dramma della carenza di acqua.
Persino il mare, che era sempre stato in grado di apparire in tutta la sua purezza anche quando doveva smaltire l’inquinamento delle foci di fiumi, nasconde oggi sostanze chimiche e scorie nucleari in quantità rilevante.
Anche l’atmosfera risente negativamente dell’intervento umano.
L’inquinamento invade le nostre città, provocando malattie, tra le quali la più grave è certamente il tumore ai polmoni, provocato dall’eccessivo smog che il nostro organismo deve sopportare. Non sono solo le fabbriche a provocare l’inquinamento, ma anche i privati, con i gas di scarico delle automobili, con il riscaldamento e i condizionatori.
Insomma, ci siamo illusi che la natura fosse un bene inesauribile, mentre adesso ci accorgiamo che non è affatto così. Oggi ci accorgiamo che non è neanche gratuito, e per proteggerlo bisogna spendere sempre di più, anche se questo ha significato la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore. Bisogna quindi abbandonare l’atteggiamento di chi ripone fiducia assoluta nel progresso industriale e urbano e orientare la capacità creativa dell'uomo verso la ricerca di tecniche per la conservazione dell'ambiente. Forse solo così riusciremo a risolvere il grave problema del degrado ambientale.
SINONIMI
• “ si è resa conto” , rendermi conto di ... : capire, accorgersi
• conseguenza : risultato, effetto
A. COMPRENSIONE SCRITTA
A1. Leggete il testo e rispondete alle seguenti domande. Ogni risposta non deve contenere più di 30 parole. (12 punti)
1. Perchè è complesso salvare l’ ambiente ?
2। Qual è il problema con le foreste?
4। In quale direzione dobbiamo orientare le capacità dell’ uomo per salvaguardare l’ ambiente?
Α2.Tenendo in considerazione il contenuto del testo, segnate la lettera (a, b o c) corrispondente all’ affermazione corretta tra quelle proposte। (18 punti)
b.ha provocato grossi problemi ambientali.
c.ha diminuito i suoi interventi sulla natura.
6. Anno dopo anno le foreste
a.diminuiscono.
b. aumentano.
c.producono più ossigeno.
7. Un quinto della popolazione
a.non ha acqua.
b.non ha problemi con l’ acqua.
c.ha acqua ma non potabile.
8. Il mare
a.mantiene la sua purezza.
b. non è molto sporco.
c. affronta seri problemi di inquinamento.
9. L’ eccessivo smog
a.crea tante malattie.
b.crea tanto traffico .
c. impedisce le comunicazioni.
10. “ riporre fiducia assoluta nel progresso industriale ” significa
a.credere che lo sviluppo industriale continuo è indispensabile e non crea problemi.
b. che le industrie inquinano l’ ambiente .
c. che le industrie devono chiudere .
B. CONSAPEVOLEZZA LINGUISTICA
B1. Completate le seguenti frasi , scegliendo una sola parola tra quelle date per ogni spazio. Attenzione! Ci sono due parole in più. (10 punti)
sforzo , città , perché , ormai , fiducia, prezioso, grave
11. C’ è una percentuale molto alta di malattie polmonari nelle grandi ........... .
12. L’ inquinamento dell’ ambiente ............. ha superato ogni limite.
13. Non ho nessuna .................... nelle misure per la protezione dell’ ambiente.
14. Le foreste spariscono ........................... tutti vogliono costruire.
15. L”inquinamento atmosferico é ....................soprattutto nelle grandi citta’
B2. Completate le seguenti frasi mettendo il verbo tra parentesi nella forma conveniente.
16. L’ ambiente ultimamente .............................. (rischiare) di essere distrutto.
17. C ‘ è fuoco in casa,corri ! ............................ (salvare) la bambina , subito !
18. Finalmente , ieri ................................ (venire) la polizia a mettere ordine.
19. Dobbiamo ........................................... (proteggere) la natura.
20. Domani .................................. (visitare) un centro di riciclaggio di rifiuti.
B3. Rimettete le seguenti frasi nell’ ordine adatto, affinchè si ricostituisca il testo nella sua forma iniziale. Indicate le lettera (a, b,c , d, e) che segna l’ordine di ogni frase nel testo da cui è tratta. (10 punti)
RRRR
21. Ma oltre alla raccolta differenziata, la cosa piu’ importante e’ non gettare rifiuti tossici , come l’ olio di auto , i farmaci scaduti , batterie scariche nella spazzatura comune.
22. Come primo passo bisogna evitare di produrre rifiuti utilizzando confezioni riutilizzabili, bottiglie d'acqua di vetro e comunque prodotti con poco imballaggio
23. Con tutte queste azioni quotidiane e altre ancora manteniamo le risorse naturali e salviamo l’ ambiente dal disastro.
24. La produzione di rifiuti rappresenta un grande problema su tutto il pianeta.
25. Successivamente possiamo fare una raccolta differenziata che facilita il recupero dei rifiuti, che una volta separati sono pronti per essere riciclati.
C . PRODUZIONE SCRITTA
Scrivete un testo in italiano (180- 200 parole) sul tema seguente:
Un tuo amico preoccupato dalle notizie sul cambiamento climatico ti chiede cosa si può fare per evitare il peggioramento della situazione ecologica. Scrivi una email rivolta a lui in cui:
a. Gli proponi il contatto con una organizzazione ecologica impegnata su questi temi .
b. Fai varie proposte su come possiamo tutti salvaguardare l’ ambiente cambiando abitudini quotidiane.
(40 punti)
L’insegnante BiancaMaria Tapinassi-Μυλωνά
Κυριακή 6 Μαρτίου 2011
regolamento condominiale

Leggete il regolamento e completate le frasi con la parola giusta। Sceglietela fra le quattro proposte (a, b, c, d) nella tabella . Dovete indicare solo una parola.
REGOLAMENTO CONDOMINIALE
1. E' vietato occupare, anche temporaneamente, con qualsiasi cosa, gli spazi di proprietà e uso (1) ........................... Eventuali autorizzazioni, possono essere concesse solo dall'amministratore, limitatamente allo spazio necessario e per la durata minima indispensabile di tempo e sempre che non sia impedito l'uso delle cose comuni agli altri condomini.
2. E' vietato (2) ..................................... moto, bici negli spazi comuni .
3. E' vietata la sosta dei (3) ............................. nelle aree comuni; il lavaggio degli stessi, può avvenire esclusivamente entro i rispettivi garage.
4. E' vietato stendere (4) ........................................ all'esterno dei balconi e delle finestre in ogni modo visibili dalla strada; è consentito stendere all'interno dei balconi o negli spazzi appositamente predisposti.
5. E' vietato il gioco dei bambini nelle parti comuni, salvo quanto in merito sarà deliberato dall' (5) ...............................................
6. E' vietato tenere in qualsiasi locale o spazio comune, animali di qualsiasi genere. Sono consentiti, entro le proprietà private, i soli animali domestici (e cioè cani, gatti e uccelli), sempre senza (6) .................................... agli altri condomini . E' obbligatorio ai detentori di cani di tenerli con museruola nelle parti comuni e di non farli accedere nella cabina dell'ascensore specialmente di notte.
7. E' vietato usare (7) .................................. del condominio per il trasporto di animali, o per il trasporto di oggetti pesanti che possano provocare danno. L'uso dello stesso inoltre è vietato ai minori.
8। E' vietato suonare, ballare, (8) ......................................... e tenere la radio o la televisione a volume troppo alto soprattutto prima delle ore 9.00, nonché dalle ore 14.00 alle 16.00 e dopo le ore 22.00.
1. a privato b comune c impossibile d difficile
2. a atterrare b archiviare c depositare d ammobiliare
3. a veicoli b frigoriferi c mobili d condomini
4. a bambini b biancheria c libri d pasta
5. a assemblea b architetto c arcivescovo d impiegato dell’ anagrafe
6. a amore b disturbo c situazione d amministratore
7. a la scala b il furgone c l’ ascensore d l’ amministratore
Πέμπτη 24 Φεβρουαρίου 2011
lettera disperata 1

LEGGERE 1
Leggete il brano e confrontatelo con le frasi sotto. Indicate le sette frasi presenti nel testo segnando una crocetta accanto . Dovete indicare solo sette frasi:
Salve a tutti, sono nuovo!
Allora, innanzitutto mi presento: sono un ragazzo di 18 ipertimido e riservato. Sono da sempre stato così, anche se quando ero più piccolo avevo molti meno problemi a relazionarmi con le persone: ad esempio all’asilo e alle elementari ero come tutti gli altri, con la differenza che venivo spesso definito “un bambino riservato e riflessivo che preferiva attività autonome anziché attività ludico-ricreative che implicassero il coinvolgimento con gli altri” (spesso infatti passavo ore da solo la mattina all’asilo a fare puzzles o a leggere un libro durante le ore libere alle elementari), tuttavia avevo il mio gruppetto di amici con cui mi ritrovavo il pomeriggio e con cui avevo una relazione attiva, e, in linea con i rapporti sociali che possono esserci a quella tenera età, potevo definirmi normale. Dalle medie tutto è cambiato: prima di tutto mi sono ritrovato in una classe di persone con un carattere o con interessi diametralmente opposti ai miei e mi sono isolato da tutto e da tutti, chiudendomi sempre più in me stesso e facendo affiorare sempre di più la mia crescente timidezza. Sono rimasto tre anni solo, subendo anche spesso episodi di bullismo (per me i tre anni delle medie sono stati i peggiori in assoluto!!!); l’unica cosa che mi faceva andare avanti era la speranza di una nuova vita con l’inizio delle superiori. Iniziato il liceo con la timidezza alle stelle non sono riuscito a legare con nessuno e, non so per quale grottesco e assurdo meccanismo del mio cervello, ero quasi contento di ciò (!): ho passato 4 anni da solo, nella totale solitudine, senza uscire, passando fuori casa soltanto le sei ore di orario scolastico , sabati e domeniche davanti al PC ed intere estati chiuso in casa. Tutto il tempo e le energie le spendevo nello studio, tanto che ero diventato quello che viene volgarmente definito un “secchione”*, senza curarmi minimamente neanche di me stesso sia sul piano psicologico che fisico.
1.Il protagonista del racconto ,da bambino alle scuole primarie , non stava volentieri con gli altri bambini.
2. Non gli piacevano i libri.
3. Da bambino non aveva nessun amico.
4. Era considerato un bambino con gravi problemi psichiatrici.
5. Lui crescendo ha superato i suoi problemi relazionali.
6. Nelle medie ha incontrato ragazzi molto diversi da lui .
7. Alcuni di loro erano ostili nei suoi confronti.
8. L’ unica sua speranza nelle medie era di finirle e cambiare ambiente.
9. Al liceo le cose non sono migliorate per niente.
10. Quando usciva la sera non trovava nessuna compagnia.
11. Non gli piaceva usare il computer e cosi non aveva contatti neanche tramite facebook.
12. Nel liceo si é impegnato molto con le lezioni.
13. Il ragazzo ha abbandonato se stesso.
14। Ha cercato di curare un po’ il suo aspetto e la sua salute.
Τρίτη 29 Ιουνίου 2010
Alberto Moravia, ascolto del racconto '"Romolo e Remo" (livello avanzato)
Sulla pagina che apre a destra troverete note biografiche. A sinistra ci sono i bottoni della prima e seconda parte del racconto.
Κάντε κλικ πάνω στη φωτογραφία του συγγραφέα.
Στη σελίδα που θα ανοίξει δεξιά θα βρείτε βιογραφικές σημειώσεις .Αριστερά υπάρχουν τα κουμπιά του πρώτου και δεύτερου μέρους του διηγήματος.
A. Domande di comprensione
parte prima:
1. In quali condizioni si trova Remo?
2.In quale modo pensa di togliersi la fame?
3. Com' è la trattoria di Romolo?
4.Come si comportano i due vecchi amici al loro incontro?
parte seconda:
5.Quale conseguenza porta la visita di Romo in trattoria?
B. Completamento
(il pezzo da completare si trova all' inizio della prima parte)
(το κομμάτι για συμπλήρωση βρίσκεται στην αρχή του πρώτου μέρους)
"L’urgenza della fame non si può ............................ a quella degli altri bisogni. Provatevi a dire ad alta ..............: «Mi serve un paio di ................, mi serve un pettine, mi serve un fazzoletto», tacete un ................... per rifiatare (1) e poi dite: “Mi serve un ...............” , e sentirete subito la ....................... Per qualsiasi cosa potete pensarci su, ........................, scegliere, magari rinunziarci, ma il momento che confessate a voi stessi che vi .................... un pranzo, non avete più tempo da .................... Dovete ................... il pranzo, se no morite di ...............
Il cinque ottobre di quest’ ..............., a mezzogiorno a piazza Colonna (2) sedetti sulla ringhiera della ................... e dissi a me stesso: “Mi serve un ....................” . Da terra dove, durante questa riflessione, volgevo gli ....................., levai gli sguardi al traffico del Corso e lo vidi tutto annebbiato e tremolante: non ....................... da più di un giorno e, si sa, la prima ................ che succede quando si ha fame è di vedere le cose ...................., cioè vacillanti e deboli come se fossero esse stesse, appunto, ad avere fame. Poi pensai che ................... trovare questo pranzo, e pensai che se .................... ancora non avrei più avuto la ................. nemmeno di pensarci, e cominciai a riflettere sulla maniera di trovarlo al più ................. "
C. Trascrizione del testo
Alberto Moravia, “Romolo e Remo”
Remo, il protagonista del racconto che stai per ascoltare, è un povero diavolo alle prese con la fame. Pensa e ripensa, l’unica soluzione che trova è quella di «sbafare» un pranzo nella trattoria di un suo vecchio amico, Romolo. Ma, giunto alla trattoria, scopre che anche Romolo è poverissimo. A questo punto Remo si lascerà commuovere e desisterà dal suo imbroglio oppure prevarrà in lui l’istinto di conservazione e sbaferà il pranzo a danno dell’amico?
parte prima
L’urgenza della fame non si può paragonare a quella degli altri bisogni. Provatevi a dire ad alta voce: «Mi serve un paio di scarpe… mi serve un pettine… mi serve un fazzoletto», tacete un momento per rifiatare (1) e poi dite: “Mi serve un pranzo” , e sentirete subito la differenza. Per qualsiasi cosa potete pensarci su, cercare, scegliere, magari rinunziarci, ma il momento che confessate a voi stessi che vi serve un pranzo, non avete più tempo da perdere. Dovete trovare il pranzo, se no morite di fame.
Il cinque ottobre di quest’anno, a mezzogiorno a piazza Colonna (2) sedetti sulla ringhiera della fontana e dissi a me stesso: “Mi serve un pranzo” . Da terra dove, durante questa riflessione, volgevo gli occhi, levai gli sguardi al traffico del Corso e lo vidi tutto annebbiato e tremolante: non mangiavo da più di un giorno e, si sa, la prima cosa che succede quando si ha fame è di vedere le cose affamate, cioè vacillanti e deboli come se fossero esse stesse, appunto, ad avere fame. Poi pensai che dovevo trovare questo pranzo, e pensai che se aspettavo ancora non avrei più avuto la forza nemmeno di pensarci, e cominciai a riflettere sulla maniera di trovarlo al più presto. Purtroppo, quando si ha fretta non si pensa nulla di buono: “Salgo in un tram… borseggio un tale… scappo” ; “Entro in un negozio, vado alla cassa, afferro il morto (3) … scappo” . “ No ..., perso per perso, tanto vale che mi faccia arrestare per oltraggio alla forza pubblica (4)… in questura una minestra me la dànno sempre” .
In quel momento un ragazzo, accanto a me, ne chiamò un altro: “Romolo”. Allora, a quel grido, mi ricordai di un altro Romolo che era stato con me sotto le armi. Avevo avuto, allora, la debolezza di raccontargli qualche bugia: che al paese ero benestante mentre non sono nato in alcun paese bensì presso Roma, a Prima Porta (5). Ma, adesso, quella debolezza mi faceva comodo. Romolo aveva aperto una trattoria dalle parti del Pantheon. Ci sarei andato e avrei mangiato il pranzo di cui avevo bisogno. Poi, al momento del conto, avrei tirato fuori l’amicizia, il servizio militare fatto insieme, i ricordi… Insomma, Romolo non mi avrebbe fatto arrestare.
Per prima cosa andai alla vetrina di un negozio e mi guardai in uno specchio. Per combinazione, mi ero fatto la barba quella mattina con il rasoio e il sapone del padrone di casa, un usciere di tribunale che mi affittava un sottoscala. La camicia, senza essere proprio pulita, non era indecente: soltanto quattro giorni che la portavo. Il vestito, poi, grigio spinato, era come nuovo: me l’aveva dato una buona signora il cui marito era stato mio capitano in guerra. La cravatta, invece, era sfilacciata, una cravatta rossa che avrà avuto dieci anni. Rialzai il colletto e rifeci il nodo in modo che la cravatta, adesso, aveva una parte lunghissima e una parte corta. Nascosi la parte corta sotto quella lunga e abbottonai la giacca fino al petto. Come mi mossi dallo specchio, forse per lo sforzo di attenzione con cui mi ero guardato, la testa mi girò e andai a sbattere contro una guardia ferma sull’angolo del marciapiede. “Guarda dove vai ,che sei ubriaco? “ “ Sì, ubriaco di fame “ .
Con passo vacillante mi diressi verso il Pantheon. Sapevo l’indirizzo, ma quando lo trovai non ci credevo. Era una porticina in fondo a un vicolo cieco6, a due passi da quattro o cinque pattumiere colme. L’insegna color sangue di bue portava scritto: «Trattoria, cucina casalinga»; la vetrina, anch’essa dipinta di rosso, conteneva in tutto e per tutto una mela. Dico una mela e non scherzo. Cominciai a capire, ma ormai ero lanciato ed entrai.
Una volta dentro capii tutto e la fame per un momento mi si raddoppiò di smarrimento. Però mi feci coraggio e andai a sedermi a uno qualsiasi dei quattro o cinque tavoli, nella stanzuccia deserta e in penombra.
“Cameriere! Cameriere !”.
“Papà , ti chiamano !”
“ Vado, vado...”
“Comandi, comandi signore “
“Vorrei mangiare”
“Ah ,mangiare ,subito,subito ... ma tu sei Remo…”
“Ah, mi riconosci”.
“E come se ti riconosco… non stavamo insieme sotto le armi? Non ci chiamavamo Romolo Remo e la Lupa per via di quella ragazza che corteggiavamo insieme? “
Insomma: i ricordi. Si vedeva che lui tirava fuori i ricordi non perché mi fosse affezionato ma perché ero un cliente. Anzi, visto che nella trattoria non c’era nessuno, il cliente. Di clienti doveva averne pochi e anche i ricordi potevano servire a farmi buona accoglienza.
“ Vecchio Remo, vecchio Remo; oh aspetta ,chiamo mia moglie..., Loreta!Loreta ! Vieni qua ..., Loreta, lo vedi questo ? Questo è Remo, quello di cui ho tanto parlato “.
“ Buongiorno”
“ Buongiorno”
“ Quelli sono i miei ragazzini , un maschieto e una femminuccia ... , carucci eh? No, no ... state li in cucina, vai in cucina pure tu Loreta ,vai, vai ... Bravo, bravo… il nostro Remo, proprio bravo ... , che mi racconti eh?”
“Beh, sono di passaggio a Roma… faccio il viaggiatore di commercio… siccome dovevo mangiare in qualche posto, ho pensato: Perché non andrei a mangiare dall’amico Romolo?””.
“Bravo, si capisce ; allora che facciamo :due spaghetti? “
“Si,si capisce”
“ Due spaghetti al burro e parmigiano…e cosi ci vuole meno a farli e piu’ facile ,e poi sono più leggeri… poi che facciamo? Una buona bistecca? No? Due fettine di vitella? Una bella lombatina? Una scaloppina al burro? “
“Abbacchio (7)… ne hai abbacchio? “
“Abbacchio ? ... Abbachio non ce l’ ho, mi rincresce…sai, lo facciamo per la sera.”
“ E va bene… allora un filetto con l’uovo sopra… alla Bismarck.”
“Alla Bismarck, sicuro… voleva d’ altro? “
“E insalata.”
“ Sì, pure con insalata… e un litro, asciutto (8), no? “
“ Asciutto.”
“ Asciutto, asciutto ...”
vocabolario
1. rifiatare: prendere fiato παίρνω ανάσα
2. piazza Colonna: piazza del centro di Roma πλατεία στο κέντρο της Ρώμης
3. il morto: il malloppo; termine gergale tipico della malavita η λεία,τα κλοπιμαία, όρος αργκώ των κακοποιών
4. per oltraggio alla forza pubblica: per aver offeso un rappresentante della forza pubblica, come un vigile, un poliziotto
προσβολή ενός αντιπροσώπου της δημόσιας αρχής, όπως ενός τροχονόμου , ενός αστυνομικού
5. Prima Porta: quartiere periferico di Roma συνοικία της περιφέρειας της Ρώμης
6. vicolo cieco: senza uscita δρομάκι αδιέξοδο
7. Abbacchio: piatto a base di agnello, molto caro
φαγητό με βάση το αρνί, πολύ ακριβό
8. asciutto: vino secco, non dolce οίνος ξηρός, όχι γλυκός
parte seconda
Ripetendo “asciutto” se ne ando in cucina e mi lascio’ solo al tavolino.La testa continuava a girarmi dalla debolezza, sentivo che facevo una gran cattiva azione; però, quasi quasi, mi faceva piacere di compierla. La fame rende crudeli: Romolo era forse più affamato di me e io, in fondo, ci avevo gusto. Intanto, in cucina, tutta la famiglia confabulava (1) : udivo lui che parlava a bassa voce, pressante (2) , ansioso; la moglie che rispondeva, malcontenta. Finalmente, i due figli scapparono fuori dalla cucina, dirigendosi in fretta verso l’uscita. Capii che Romolo, forse, non aveva in trattoria neppure il pane.
Intravvidi la moglie che, ritta davanti il fornello, rianimava con la ventola il fuoco quasi spento. Lui, poi, uscì dalla cucina e venne a sedersi davanti a me, al tavolino. Veniva a tenermi compagnia per guadagnar tempo e permettere ai figli di tornare con la spesa.
“ ...Dunque...”
“ Ti sei fatto un localetto proprio carino…, carino ... beh, come va? Bene eh? “
“ Bene,si ..., va bene…,sai com’ è , bene, c’è la crisi… oggi, poi, è lunedì… ma di solito, qui c’è sempre gente, non si circola “.
“ Ti sei messo a posto, eh? “
“ Si ..., cosi ... E tu ti sei messo a posto? “ .
“ Non posso lamentarmi… le mie cento, centocinquantamila lire al mese le faccio sempre; lavoro duro, però “ .
“ Perchè il nostro non è duro ? “
“ Eh, che sarà… voialtri osti state sul velluto (3) : la gente può fare a meno di tutto ma mangiare deve… scommetto che ci hai anche i soldi da parte. “
“ Vecchio Remo… ti ricordi quando stavamo insieme a Gaeta? “ .
Insomma, voleva i ricordi perché si vergognava di mentire e anche perché, forse, quello era stato il momento migliore della sua vita. Questa volta mi fece troppa compassione e lo accontentai dicendogli che ricordavo. Subito si rianimò e prese a parlare, dandomi ogni tanto delle manate sulle spalle, perfino ridendo.
Rientrò il maschietto reggendo con le due mani, in punta di piedi, come se fosse stato una reliquia , un litro colmo. Romolo mi versò da bere e versò anche a se stesso, appena l’ebbi invitato. Col vino diventò ancor più loquace, si vede che anche lui era digiuno. Così chiacchierando e bevendo, passarono un venti minuti, e poi, come in sogno, vidi rientrare anche la bambina. Poverina: reggeva con le braccine, contro il petto, un fagotto in cui c’era un po’ di tutto: il pacchetto giallo della bistecca, l’involtino di carta di giornale dell’uovo, lo sfilatino (4) avvolto in velina marrone, il burro e il formaggio chiusi in carta oliata, il mazzo verde dell’insalata e, così mi parve, anche la bottiglietta dell’olio. Andò dritta in cucina, seria, contenta; e Romolo, mentre passava, si spostò sulla seggiola in modo da nasconderla. Quindi si versò da bere e ricominciò coi ricordi.
Intanto, in cucina, sentivo che la madre diceva non so che alla figlia, e la figlia si scusava, rispondendo : «Non ha voluto darmene di meno». Insomma: miseria, completa, assoluta, quasi quasi peggio della mia.
Ma avevo fame e, quando la bambina mi portò il piatto degli spaghetti, mi ci buttai sopra senza rimorso; anzi, la sensazione di sbafare alle spalle di gente povera quanto me, mi diede maggiore appetito.
Romolo mi guardava mangiare quasi con invidia, e non potei fare a meno di pensare che anche lui, quegli spaghetti, se li poteva permettere di rado. “ Vuoi assaggiarli Romolo... dai ... Romolo ...provali,almeno una forchettata, sono buoni, no ?”
“ Sono buoni, non c’è che dire “ ,
Dopo gli spaghetti, la bambina mi portò il filetto con l’uovo sopra e l’insalata, e Romolo, forse vergognandosi di stare a contarmi i bocconi, tornò in cucina. Mangiai solo, e, mangiando, mi accorsi che ero quasi ubriaco dal mangiare. Eh, quanto è bello mangiare quando si ha fame. Mi cacciavo in bocca un pezzo di pane, ci versavo sopra un sorso di vino, masticavo, inghiottivo. Erano anni che non mangiavo tanto di gusto.
La bambina mi portò la frutta e io volli anche un pezzo di parmigiano da mangiare con la pera. Finito che ebbi di mangiare, mi sdraiai sulla seggiola, uno stuzzicadenti in bocca e tutta la famiglia uscì dalla cucina e venne a mettersi in piedi davanti a me, guardandomi come un oggetto prezioso. Romolo, forse per via che aveva bevuto, adesso era allegro e raccontava non so che avventura di donne di quando eravamo sotto le armi. Invece la moglie, il viso unto e sporco di una ditata di polvere di carbone, era proprio triste. Guardai i bambini: erano pallidi, denutriti, gli occhi più grandi della testa. Mi venne ad un tratto compassione e insieme rimorso. Tanto più che la moglie disse: «Eh, di clienti come lei, ce ne vorrebbero almeno quattro o cinque a pasto… allora sì che potremmo respirare».
«Perché? Non viene gente?»
«Qualcuno viene», disse lei, «soprattutto la sera… ma povera gente: portano il cartoccio, ordinano il vino, poca roba, un quarto, una foglietta (5) … la mattina, poi, manco accendo il fuoco, tanto non viene nessuno.»
«Ahò, piantala con questo piagnisteo… mi porti iettatura».
«La iettatura la porti tu a noi… sei tu lo iettatore; tra me che sgobbo e mi affanno e tu che non fai niente e passi il tempo a ricordarti di quando eri soldato, lo iettatore chi è?».
“ Chi è ?! Becca questo!”
«Ti ammazzo!»
“ Calma,calma!”
Capii che il momento era questo o mai più. Mi alzai e ripetendo: «Calma, calma», mi ritrovai fuori della trattoria, nel vicolo. Affrettai il passo, scantonai; a piazza del Pantheon ripresi il passo normale e mi avviai verso il Corso.
vocabolario
1. confabulava: parlava sottovoce, in atteggiamenti misteriosi μιλούσε χαμηλόφωνα, με συμπεριφορά μυστηριώδη
2. pressante: insistente.
3. state sul velluto: modo di dire che significa: vivete sicuri, senza preoccupazioni.
4. sfilatino: pane lungo e sottile.
5. una foglietta: termine romano per indicare «mezzo litro».
6. iettatura : malocchio γρουσουζιά
l' insegnante BiancaMaria Tapinassi Μυλωνά
Σάββατο 26 Ιουνίου 2010
Albergo diffuso

Turismo consapevole in contatto con la comunità locale.
(livello medio avanzato)
PAROLE IMPORTANTI PER CAPIRE
tormentone βάσανο, πάθος
struttura ricettiva orizzontale δομή υποδοχής οριζόντια
borgo χωριό με τείχη σε λόφο
dimora διαμονή
inserire εισάγω
rilanciare προωθώ
viuzza σοκάκι
commistione μείξη
mete turistiche accreditate προορισμοί τουριστικοί φημισμένοι
distare απέχω
Se ne è parlato poco ma , potete giurarci, presto , l’albergo diffuso diventerà il tormentone del viaggiatore che detesta farsi chiamare turista. Un buon dizionario della lingua italiana lo definisce “ struttura ricettiva orizzontale”, situata nel centro storico di un borgo di notevole interesse artistico, dotata di una reception e di stanze ricavate in antiche dimore li intorrno. Qualcuno lo chiama anche paese albergo. Anche se in realtà non proprio ha ragione : quest’ ultimo , in genere,è un antico borgo disabitato trarformato interamente in struttura ricettiva.
“L’albergo diffuso - ci tiene a sottolineare Gianfranco Dalara ,che poi è quello che in Italia ha lanciato l’idea –è un modello di sviluppo globale del territorio , perchè inserisce le strutture ricettive all’ interno di un paese abitato e ne rilancia l’ economia. E’ un luogo adatto a chi vuole inserirsi in una comunità , vivere a stretto contatto con la sua gente , diventare , anche se solo per pochi giorni, un vero abitante del luogo” .
Il risultato è bizzarro , nulla a che vedere con il vecchio agriturismo nè con il più recente bed and breakfast. Provate ad andare nel centro storico di Specchia, in pieno Salento, l’ arrivo de “ La Residenza In” , dentro al dedalo di viuzze d’ impianto medievale, ha creato una strana commistione di lingua e costumi . In prima battuta le vecchine del luogo facevano fatica a parlare con inglesi e francesi : adesso vendono loro prodotti locali e conserve. Insomma , l’ idea non è male . Tanto che oggi in Italia di progetti per far nascere luoghi cosi ne sono stati avviati almeno 200, mentre 52 sarebbero quelli che più si avvicinano all’ idea originaria. Una lista completa è pubblicata sul sito www.albergodiffuso.com . Con una avvertenza però : in genere posti cosi non sorgono mai in mete turistiche già accreditate , piuttosto in borghi che quasi mai compaiono in guide ufficiali . L’ idea era nata negli anni ’80 per ridare vita in Friuli , ad alcuni centri quasi del tutto distrutti dal terremoto .
Per essere tale un albergo diffuso deve avere almeno due spazi comuni per gli ospiti e le case non devono distare fra loro più di 200 metri .
(tratto da un articolo di Chiara Dino da Repubblica , 9 Febbraio 2007)
Foglio di lavoro
A. Dopo aver letto l’ articolo prova a collegare titoli e definizione
Titoli : le dimore , le affinità , le caratteristiche, la definizione, la filosofia
Definizioni
1. Albergo diffuso è una struttura ricettiva orizzontale situata nel centro storico di un borgo di notevole interesse artistico. ...................
2. Per essere tale un albergo diffuso deve avere almeno 2 spazi comuni, uno al chiuso e uno al aperto , come un’ antica corte. ...................
3.Gli ospiti non devono essere raggruppati in un unico edificio, ma neppure troppo sparpagliati: 200 metri tra una casa e l’ altra è l’ ideale. .....................
4. L’ idea è quella di sviluppare il borgo e rilanciarne l’ economia , facendo vivere gli ospiti a stretto contatto con la comunita’ locale. .......................
5. L’ idea dell’ albergo diffuso è simile a quella del paese albergo: quest’ ultimo è un borgo trasformato interamente in hotel. ..........................
B. Rispondi a queste domande
• Come può essere definito l’ albergo diffuso?
• Dove e perchè nasce l’ idea?
• A quale utenza si rivolge questo tipo di turismo?
• Che differenza c’ è fra albergo diffuso e paese albergo?
Jose Feliciano ,"che sara'" , il video e foglio di lavoro
Dedicato a tutte le persone che per trovare la loro strada hanno dovuto lasciare il proprio paese.
Foglio di lavoro
Attività a : Completare
Paese mio che stai sulla ...................
Disteso come un vecchio addormentato:
La .................
l'abbandono
il ...................
Son la tua malattia
Paese mio ti lascio
io vado via.
Che sarà
che sarà
che sarà
Che sarà
della mia ...............
chi lo sa!
So far tutto o forse niente
da .................. si vedrà
E sarà
sarà quel che sarà .
Gli amici miei son quasi tutti via
E gli altri partiranno dopo me
Peccato
perchè stavo bene in loro ....................
Ma ................. passa
tutto se ne và.
Che sarà
che sarà
che sarà
Che sarà
della mia vita
chi lo sa!
Con me porto la ................
e se la notte .....................
Una nenia di paese suonerò .
Amore mio ti bacio sulla ....................
Che fu la fonte del mio primo amore
Ti do l’ .........................
come, quando ,non lo so
Ma so soltanto che ritornerò.
Che sarà
che sarà
che sarà
Che sarà
della mia vita
chi lo sa!
Con me porto la chitarra
e se la notte piangerò
Una nenia di paese suonerò.
Che sarà
che sarà
che sarà
Che sarà
della mia vita
chi lo sa!
So far tutto o forse niente
da domani si vedrà
E sarà
sarà quel che sarà.
Attività b: domanda di elaborazione
• Quali sentimenti esprime l’ autore della canzone?
C. Il testo e la traduzione
Paese mio che stai sulla collina
Χωριό μου που στέκεσαι πάνω στο λόφο
Disteso come un vecchio addormentato:
Ξαπλωμένο σαν ένας γέρος αποκοιμισμένος
La noia
Η βαρεμάρα
l'abbandono
η εγκατάλειψη
il niente
το τίποτα
Son la tua malattia
είναι η αρρώστια σου
Paese mio ti lascio
χωριό μου σε αφήνω
io vado via.
εγώ φεύγω
Che sarà
τι θα γίνει
che sarà
che sarà
Che sarà
della mia vita
με τη ζωή μου
chi lo sa!
ποιος το ξέρει!
So far tutto o forse niente
ξέρω να τα κάνω όλα ή ίσως τίποτα
da domani si vedrà
από αύριο θα δούμε
E sarà
και θα γίνει
sarà quel che sarà .
θα γίνει αυτό που θα γίνει
Gli amici miei son quasi tutti via
οι φίλοι μου έφυγαν σχεδόν όλοι μακριά
E gli altri partiranno dopo me
και οι άλλοι θα φύγουν μετά από μένα
Peccato
κρίμα
perchè stavo bene in loro compagnia
γιατί πέρναγα καλά με την παρέα τους
Ma tutto passa
μα όλα περνούν
tutto se ne và.
Όλα φεύγουν .
Che sarà
che sarà
che sarà
Che sarà
della mia vita
chi lo sa!
Con me porto la chitarra
Μαζί μου κουβαλάω την κιθάρα
e se la notte piangerò
Και αν τη νύχτα θα κλαίω
Una nenia di paese suonerò .
Ένα νανούρισμα του χωριού θα παίξω
Amore mio ti bacio sulla bocca
Αγάπη μου σε φιλάω στο στόμα
Che fu la fonte del mio primo amore
Που ήταν η πηγή της πρώτης μου αγάπης
Ti do l’ appuntamento
Σου δίνω ραντεβού
come, quando ,non lo so
Πώς,πότε, δεν το ξέρω
Ma so soltanto che ritornerò.
Μα ξέρω μονάχα πως θα γυρίσω
Che sarà
che sarà
che sarà
Che sarà
della mia vita
chi lo sa!
Con me porto la chitarra
e se la notte piangerò
Una nenia di paese suonerò.
Che sarà
che sarà
che sarà
Che sarà
della mia vita
chi lo sa!
So far tutto o forse niente
da domani si vedrà
E sarà
sarà quel che sarà.
l' insegnante BiancaMaria Tapinassi
Kαι το δικό μου χωριό , San Miniato al Tedesco ,είναι ένα borgo που βρίσκεται στο κέντρο της Toσκάνης ανάμεσα στην Pisa και το Firenze. Γι΄αυτό οι κάτοικοί του το θεωρούν κέντρο του κόσμου. (όπως λέει και ο Jovanotti ¨ο ομφαλός της γης¨)
BiancaMaria Tapinassi-Μυλωνά
SAN MINIATO
NOTA STORICA
Il nucleo originario della città risale all'VIII secolo: un gruppo di longobardi, si stabilì su questo colle ed edificò una chiesa dedicata al martire Miniato. Federico II di Svevia eresse nella città la rocca e vi fece risiedere il suo vicario per la Toscana. Per questa origine germanica la città fu chiamata per tutto il medioevo come San Miniato al Tedesco, nome che è rimasto in uso anche nei secoli successivi. Il giovane Napoleone si recò a San Miniato ben due volte. La prima fu per avere l'attestato di nobiltà della propria famiglia, necessario per poter accedere all'accademia militare francese. Successivamente vi fece ritorno durante la Campagna d'Italia, facendo visita a suo zio Filippo Buonaparte. Una lapide affissa sul palazzo Buonaparte testimonia l'incontro lì avvenuto. La città rimase nell'orbita fiorentina fino al 1925, quando fu ceduta non senza polemiche alla provincia di Pisa. La parlata samminiatese appartiene in effetti alla sfera dei dialetti fiorentini. La seconda guerra mondiale lasciò il segno nella città per via della strage del Duomo. Venne altresì distrutta una buona parte delle costruzioni medievali, tra cui la Rocca di Federico II, prontamente ricostruita negli anni successivi.
ATTIVITA' :
Domande di comprensione
• Perchè la sua posizione è strategica?
• Chi eresse la rocca?
• Perchè i samminiatesi parlano fiorentino?
CULTURA
La principale manifestazione che ha luogo nel Comune è la Mostra Mercato Nazionale del tartufo bianco delle Colline Sanminiatesi che si svolge nelle principali vie e piazze del capoluogo il secondo, terzo e quarto fine settimana di novembre. Vedi successiva intervista al sindaco di San Miniato.
• Tra le altre manifestazioni da segnalare il festival internazionale del teatro di figura La luna è azzurra, che si tiene a fine giugno e la storica Festa del teatro, a fine luglio, con la rappresentazione di un dramma popolare a soggetto religioso in piazza del Duomo.
• Durante tutto il mese di Luglio hanno luogo a San Miniato e nelle frazioni del Comune i concerti di Un castello di suoni un'importante rassegna di musica classica, che da anni porta a San Miniato musicisti di fama internazionale, valorizzando anche i giovani esecutori. Durante la manifestazione ogni anno viene proposta al pubblico un'opera lirica.
• La prima domenica dopo Pasqua, sempre presso il prato della Rocca di Federico II viene organizzata la Festa degli Aquiloni'.
l' insegnante BiancaMaria Tapinassi Μυλωνά
Tartufo, San Miniato, intervista al Sindaco Vittorio Gabbanini
ASCOLTO E COMPLETAMENTO
Giornalista : ¨Oggi si apre la 39esima edizione nazionale del tartufo bianco delle colline samminiatesi. Ma quali sono i suoi protagonisti? ¨
Sindaco: ¨Mah , direi innanzitutto ........................................ perchè , come al solito, è stato un impegno grandissimo. San Miniato in questi giorni , ha vissuto dei momenti ............................... . Ce l’abbiamo fatta. Siamo arrivati al primo weekend della mostra nazionale del tartufo bianco.
Gli impegni che ci sono ...................... la mostra sono tantissimi. Ci sono varie mostre ................................. . Quest’ anno , l’ ho detto tante volte , lo voglio ripetere : quest’ anno abbiamo abbinato , abbiamo coniato lo slogan : ……… ……………………………… ……… …………….. ….. …………………. .
Abbiamo abbinato il tartufo che è al centro , ma a 360 gradi ci ruota tutto. Praticamente ci ruota tutto: l’ arte, la storia , la cultura e anche le nostre ..................... , le nostre concerie , i nostri imprenditori. La pelle (1) è anche un modo........................... di abbinarsi al tartufo. ¨
Giornalista: ¨A questo .............................. , proprio in palazzo comunale , avete allestito una mostra molto ............................. che parla di creatività toscana.
Di cosa ...... .................... ? ¨
Sindaco: ¨Si, davvero , siamo anche ................ ............................ di questo .
Noi , in palazzo comunale , che è in centro, la casa di tutti i cittadini , c’ à un pò la storia della nostra Italia.
Si parte da una ......................... interamente foderata di pelle , si passa alla vespa , che ha rappresentato ,nel nostro territorio , un ' epoca gli anni 60, ( insomma Pontedera , la Piaggio (2) ) a una cinquecento interamente .................................. di pelle e poi altri oggetti. Insomma siamo veramente soddisfatti. E’ un pò il ......................... della nostra Italia, un pò il cammino di San Miniato , un pò il cammino del nostro ........................ . ¨
Giornalista: ¨ Ma perchè un visitatore dovrebbe venire proprio a San Miniato e proprio nei giorni del tartufo?¨
Sindaco: ¨ Mah ! per due cose : innanzitutto San Miniato ,lo dico sempre , è ....... ................ della Toscana , è una terra .................. ....... storia , di arte e di cultura.Quindi può venire a visitare innumerevoli ...................... , opere d’ arte che ci sono a San Miniato .
Poi ,in più , di Novembre c’ è il tartufo , quindi e’ di obbligo un .......................... a San Miniato negli ultimi tre weekend del mese di Novembre.¨
Νοte:
(1) La pelle: δέρμα (το San Miniato βρίσκεται σε μια ζώνη με πολλά βυρσοδεψεία)
(2) Piaggio: η εταιρεία που παράγει τη γνωστή βέσπα με έδρα την Pontedera , 40 χιλιόμετρα περίπου από το San Miniato.
l'insegnante BiancaMaria Tapinassi Μυλωνά